lunedì 30 settembre 2013

Weekendiera

Io e l'alcohol abbiamo una relazione distruttiva ultimamente. La classica frequentazione a cui vorresti dire basta, la cui nocività ti è conscia, eppure non riesci a smettere. E' lunedì, e ieri era domenica, e domani è martedì. Passato, presente, futuro. Vorrei davvero darci un taglio, ma il telefono squilla di continuo e tutto ciò che non ho vissuto finora mi seduce e chiama come sirene omeriche. Poi la gente non capisce, sono piemontese, ho il barbera al posto dei globuli rossi, è normale che io beva come una spugna e pochi uomini riescano a starmi dietro. Stasera giusto due bottiglie e i miei compagni di viaggio sono usciti da casa mia storti. Io sono qui che seduta sul WC penso "cazzo ho preso 3 kg, ho una pancia da 4° mese di gravidanza, devo smettere di fare l'alcolizzata". Sono confusa. Ho passato una notte tra le braccia di uno, con una maglietta del Doria addosso e una gatta ronrosa sotto al collo, con attacchi di panico alternati ad attimi di pace. Sbiello per uno che più simile al coglione non ce n'è e continuo a chiedermi cosa sbaglio. Ho sonno e non dormo. Tanto sonno. Sono tranquilla eppure qualcosa mi si smuove dentro. Sarà la pessima alimentazione. Vegana e alcolizzata sono un ossimoro. Vorrei finire Death Note, ma non ho voglia di concentrarmi su nulla. Cazzo ho gli occhi a cuore per un paio di mail di un pivello dell'86. Possibile che devo andare anche io in analisi come le mie colleghe a 80 euro all'ora per guarire?

martedì 24 settembre 2013

E' l'una di notte e tutto va bene...

Pensieri sparsi: 1) Prendete uno dei vostri ricordi più belli di coppia. Uno di quelli che ti scalda il cuore, uno di quelli di cui custodisci uno scatto indelebile nella tua memoria. Assaporatene il gusto nostalgico e al tempo stesso dolce. Anche se adesso in coppia non ci siete più, sono certa che uno di questi ricordi vi solleveranno l'angolo della bocca. Ecco prendete quel ricordo e vivetelo con un'altra persona. Stesso luogo, stessa dinamica. E ora ditemi che gusto ha e da che lato la bocca si storce. 2) Avete mai notato che in tutte le popolazioni, etnie, classi sociali, il ballo è un carattere distintivo ed essenziale? Primitiva o all'avanguardia che sia, una popolazione balla a modo suo. Il movimento del nostro corpo trasmette ciò che abbiamo dentro. Vi è mai capitato di ballare con un partner, uomo o donna che sia, e di condividere allo stato puro il movimento? Simbiosi. Non è necessario amarsi, volersi bene, conoscersi. I vostri corpi entrano in simbiosi, si muovono all'unisono, fluttuosi e ritmati. Credo sia una delle poche cose che rasenta l'accoppiamento. L'estasi. Vi giuro che avere un uomo che mi guida e riesce a farlo senza che io opponga resistenza ha il suo fascino. Il fatto di non provare nessuna attrazione fisica né mentale per questa persona rende il tutto estremamente interessante. 3) Beciare. In genovese limonare duro. A parer mio fa bene alla salute. Scambio di effluvi e di emozioni. Purtroppo molto meno puro quando pratichi intorno ai 30 e le lingue che si intrecciano ti portano a brividi lungo la schiena che ti fanno subito pensare a vestiti che volano. Ma pur sempre catartico. Specialmente se dopo, chi hai beciato non ti rompe i maroni. Il coglione è stato mandato a Genova. Grazie Stato. So che è la punizione per non aver votato negli ultimi anni e per aver sognato sovente di scappare all'estero. 4) Amsterdam o Bruxelles?

venerdì 20 settembre 2013

Azione!

Una volta ho fatto un sogno bellissimo. Credo lo ricorderò a vita assieme ad altri pochi. Su Genova si abbatteva l'oscurità, nuvole nere, fulmini, tuoni e il male. È giusto che la difenda perché domani è domenica e voglio andare con il mio fidanzato al mare. Allora spicco il volo (adoro quando sogno che volo, mi capita spesso e provo un'emozione indescrivibile), passo su Albaro, su Sturla e lancio un bacio alla caserma dove è ubicato il coglione. Corro contro il pericolo con uno scettro scintillante alla Sailor Moon e creo un vortice in cui tutta l'oscurità viene risucchiata. Albeggia a levante e sempre in volo spalanco le braccia e grido "Sei la mia cittàààà!!!!!"... Ora, al di là dell'infantilismo dei miei sogni, ora che sulla caserma ci vorrei lanciare un bel Fascio di Luce - Maremoto di Nettuno - Cerchio di Fuoco invece che bacetti, ogni mattina io mi sveglio felice se penso ad una passeggiata in corso Italia, allo shopping sotto i portici di Via XX, ad un aperitivo nei vicoli, al melting pot culturale, al continuo sciopero dei trasporti, alla sporcizia delle strade, al porto e alle sue navi, alla Lanterna e ai miei uffici, alle poesie sparse sui pali di Melina Riccio, alle scritte anarchiche di via Balbi, ai folli che becchi per strada, alle locandine di feste sudamericane, al fanatismo per la Samp, al profumo del mare di Boccadasse, a tutti i luoghi e a tutti i posti che ancora non conosco. Mi sono trasferita qui due anni fa per amore di uno, e adesso resto per amore di seicento mila.

giovedì 12 settembre 2013

L'attesa aumenta il godimento

Oggi a Genova c'è un bel sole ed il cielo azzurro. L'aria lascia trapelare che l'estate sta scivolando via. Ecco perché nel mio giorno libero ho deciso di mettere in ordine gli armadi. La mia ossessione compulsiva li vuole estremamente ordinati, anche cromaticamente parlando. In realtà negli ultimi tre mesi erano un accumulo di vestiti spiegazzati e gettati di fretta. Maniaca del ferro da stiro non so più che peso abbia. Né dove sia, ora che ci penso. Mettiamo via costumi e pantaloncini. L'estate è finita e me l'avete portata via. Come tutto il resto, la pazienza, la fiducia, la serenità. Ma la speranza no. Metto via e preparo le mises autunno-inverno pregustando l'immagine di un piumone, della pioggia e di una cioccolata calda. Di viaggi, di nuove conoscenze, di giornate eterne in ufficio con tisane e leccornie, di serate all'insegna di vicoli alla ricerca di calore. Le mezze stagioni sono il miglior periodo dell'anno. Ti fanno assaporare e aspettare le stagioni forti. Quando iniziano non hai il tempo di viverle che sono già finite. Ma primavera ed autunno...Non è l'appuntamento in sé, ma l'attesa che ne caratterizza il sapore. Ho voglia di un bacio tra il collo e la spalla. Di quelli che ti elettrizzano tutto il corpo. La magia non è quando le labbra toccano la pelle, ma quando senti il respiro e il calore avvicinarsi (e solo nel descriverlo, mi sono venuti i granet [pelle d'oca in piemontese]).

martedì 10 settembre 2013

La mia parte intollerante

Mi sono riattivata su Facebook. In modo ovviamente codardo in quanto ho attivato il profilo meno compromettente e con gente solo dell'ufficio. Ma mi è bastato per ricordarmi che la gente non mi piace, che voi non mi piacete e che fate di tutto per deludermi se per un nanosecondo penso meritiate. Più passano i giorni e più mi rendo conto che le possibilità di una relazione duratura con me, qualsiasi essa sia, è impossibile. Sì, mi manca un orgasmo mentale. Una persona che mi dia una scossa per ricordarmi che non sono pazza e che le pippe mentali che mi faccio sono di uso comune. Che mi dia quello che cerco. Connessione. Forse ho guardato troppo i Gemelli del Destino da piccola. La mia coinqui mi ha detto che dalle relazioni cerchiamo ciò che ci manca. Sto cominciando a pensare di aver patito l'assenza di un fratello/sorella. Alla fine cerco sempre un compagno di giochi. Quel rapporto indissolubile. Ma se mi viene il ciclo in vista di un appuntamento galante di cui sono poco sicura, è un segno del destino?

domenica 8 settembre 2013

Una capirinha in una mano, una bomba nell'altra

Credo di aver preso 3 kg in 3 giorni. Week end inaspettato, insolito e ancora da catalogare. Sicuramente alla base ci sono alcohol, cibo, nuove conoscenze. Come al solito nessuna che mi abbia titillato le sinapsi. Ma nuovi compagni di viaggio probabili. Ora ho perso il filo perché sto guardando JLo che limona con Clooney. Cercando di distogliere ora i miei pensieri dal rapporto uomo/donna e da quanto Georges sarebbe in grado di farmi fare qualsiasi cosa volesse senza parlare, cerchiamo di riprendere la trama. Niente da fare. Ora mi è venuto in mente un simpatico post del Coglione su JLo delle prime settimane che stavamo assieme e mi è venuta la carogna. In più ora copulano selvaggiamente (ma che film è???). Oh grazie al cielo la pubblicità. Ciao D, un mese e mezzo al tuo compleanno. Ho la netta sensazione che sarà speciale. E giustamente mi regalerò un week end fuori porta. Giusto per ricordarmi che la vita scorre e io ho solo visto il 7% del mondo (così dice TripAdvisor). Organizzare un viaggio mi rende felice. Scegliere dove andare, come, con chi, mi stimola. [E' la fase in cui JLo si comporta da donna e vuole PARLARE di ciò che è appena successo con Georges, e lui ovviamente, uomo, scivola via come una biscia dall'argomento]. Fino ad oggi pensavo a quanto siano lontane le ferie, ma mi sono resa conto che non devo aspettare tre mesi per partire. Necessito di respirare nuovi profumi, di sentire nuovi accenti, di parlare nuove lingue. E' paradossale il fatto che gli unici uomini che abbia mai amato non siano mai usciti praticamente dall'Italia, se non dalla regione. Le mie relazioni mi hanno frenato. Sicuramente adesso sarei al 15%. Non mi resta che sfruttare al massimo questo periodo prima di incappare di nuovo nell'ennesima persona sbagliata. Voglio un compagno di viaggio. Dovrei fare la lista di come vorrei che fosse il mio ideale compagno di vita e paragonarlo a ciò di cui mi sono innamorata. Successivamente andare in analisi e farmi spiegare il perché ciò che si vorrebbe a volte non lo si vuole comunque. In tutto questo guardo a quanto ero felice oltreoceano. Con il sole caraibico sulla pelle bianca in contrasto con quella nera della popolazione. Con tre lingue invece di una. Con una storia diversa ogni giorno. Con persone diverse ogni ora. E stelle marine grosse come gatti tra le mani. Forse ho sbagliato tutto nella mia vita o forse è la mia vita che ha sbagliato tutto con me.

sabato 7 settembre 2013

Maalox

Perdo subito la pazienza. Non va bene. Sto dipendendo ancora troppo da Voi. Distacco D, distacco. Equilibrio. Le ferie sono davvero troppo lontane, ma ci starebbe proprio un bel viaggio da sola. Come a Parigi. Anche perché almeno se sono all'estero ho la scusa di non dover rispondere al telefono a mia madre più di una volta al giorno. Tipo adesso che sono comodamente seduta sul water a riflettere sui problemi del mio mondo il cellulare in camera ha squillato 3 volte e quello di casa una. Eppure sono anni che cerco di insegnarle di far passare 20 minuti da una chiamata all'altra. Sì, forse dovevo imbarcarmi di nuovo e rimanerci ai Caraibi. Lì c'era pure la scusa del fuso orario. Bene. Volevo scrivere qualcosa sulla mia intolleranza, ma in certi momenti capisco che sono veramente paziente. Vado a rispondere a madre prima che il cell si fonda sulle lenzuola.

giovedì 5 settembre 2013

Just keep on trying, keep on flying, I will be the light

Tanta voglia di scrivere e poca voglia di lasciarsi andare. Tanta voglia di comunicare e poca di essere ascoltata. Necessità estrema di raggiungere l'estremo. Di sentire l'adrenalina in corpo. Qualcuno vuole fare parapendio con me? Dai, è una cavolata, non chiedo paracadutismo, ma un giretto in tandem ad alta quota. Ho solo bisogno di sentirmi viva. Ormai ho solo più la sensazione di perdere tempo nella quotidianità, nell'abitudine, nella routine. Non voglio più rimandare nulla. Ho perso già troppo tempo. Esistono ancora persone che vogliono veramente qualcosa e vanno a prendersela?

You are (not) alone

..E non vorrei essere al tuo posto. Di quando riceverai la chiamata che ti dirà che c'è un pacco per te. E non vorrei essere al tuo posto quando arriverai a casa e lo aprirai. E non vorrei essere al tuo posto quando una valanga di emozioni di trascineranno giù e ti toglieranno il respiro. Quando il tuo cuore accelererà per poi bloccarsi. Quando lo stomaco ti si chiuderà e te lo ritroverai mischiato all'intestino. Quando il tuo cervello non saprà se ordinarti di piangere, tirare un pugno, gettare via tutto. Quando dovrai scegliere tra odio e indifferenza. I ricordi sono ciò che uno è. Ti sventrano il subconscio per arrivare giù, sempre più giù dove non vorresti arrivare.

lunedì 2 settembre 2013

Tempus Fugit

Che cosa ci differenzia dagli animali non umani? L'intelligenza? La stupidità? L'odio? L'amore? La consapevolezza che tutto ha una fine? Il nostro istinto di sopravvivenza è affiancato dalla razionalità. Viviamo, moriamo. Nella migliore delle ipotesi dopo una settantina d'anni. Il non senso ci obbliga a trovarne uno per avere la forza di andare avanti. Chiudi gli occhi e ti ritrovi dieci anni più vecchio e guardi indietro sperando di aver impiegato bene il tuo tempo. Speranza vana ovviamente. Non ne siamo in grado perché assieme ad istinto e consapevolezza viaggia anche l'illusione. Il distacco dalla realtà. Non pensi che oggi sia il tuo ultimo giorno, non pensi che la vita sia una, non pensi. Ti dimentichi di quanto il tempo sia prezioso e di quanto sia importante condividerlo con persone speciali. Il tuo encefalogramma emozionale si appiatisce.